Il recente saggio di Nuccio Ordine L’utilità dell’inutile propone un’appassionata meditazione sul carattere disinteressato dell’arte, contro la barbarie culturale imposta dalle leggi del mercato. Di Letizia Gatti
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Archivio dell’“Asino di B.” 1997/2008 e dell’“Asino vola” 2008/2015
Scritti molesti sullo spettacolo e la cultura nel tempo dell’emergenza
Il recente saggio di Nuccio Ordine L’utilità dell’inutile propone un’appassionata meditazione sul carattere disinteressato dell’arte, contro la barbarie culturale imposta dalle leggi del mercato. Di Letizia Gatti
Una certa attenzione al pensiero di Adorno, che non è mai mancata nel tempo ma che si è fatta più viva negli ultimi anni, sembra costituire un sintomo importante di quell’uscita dal postmoderno, strada ancora lunga peraltro, che sta avvenendo nella cultura “alta”. Un libretto in cui si raccoglie un dibattito televisivo su due opere di Beckett, messo in onda dalla televisione tedesca il 2 febbraio del 1968, e pubblicato recentemente, permette a Adorno di sintetizzare con grande efficacia il suo pensiero sull’opera di Beckett (per altro già espresso, se pure, ovviamente, in altro modo, in un saggio precedente) e, più in generale, su alcune sue posizioni di filosofia estetica. Di Gigi Livio
Il nuovo libro di David Bruni è un attento esame dell’attività di sceneggiatore di Aldo de Benedetti, protagonista, nel cinema e nel teatro, di una fase fondamentale della trasformazione della cultura popolare in Italia. Di Enrico A. Pili
La nuova edizione de L’ABC del leggere (1934) di Ezra Pound, saggio indirizzato a «chi desidera apprendere», ci invita a meditare sulla funzione sociale della didattica e sul compito, spesso misconosciuto, a cui è chiamata a rispondere la pedagogia. Di Letizia Gatti
Il nuovo libro di Marco De Marinis, Il teatro dell’altro, tratta dell’interculturalismo e del trans culturalismo nel teatro contemporaneo attraverso l’analisi di tre maestri che hanno affrontato questi problemi: Artaud, Grotowski e Barba. Il nostro “resoconto” intende, proprio così, rendere conto di come l’autore rintracci, attraverso un’analisi serrata e avvincente, la scoperta del vero Oriente per Artaud. Di Gigi Livio
Sono passati 75 anni dal celebre saggio di Max Horkheimer che proponeva, in modo chiaro e perentorio, la necessità di ripensare l’edificio teorico tradizionale, colpevole – secondo Horkheimer – di rispondere solo in parte alle esigenze conoscitive pratiche dell’individuo. A oggi, le analisi di Horkheimer, suonano sempre più attuali, ma, proprio per essersi evolute da profezie a realtà osservabili, e forse anche perché non stimolano più una passione critica legata alla teoria critica, le sue previsioni sono sempre meno prese in seria considerazione. Di Nicola Busca
Oltre a essere una filosofia pragmatica, empirista e fortemente legata alla realtà, quella di William James è anche, a uno sguardo più approfondito, una formulazione di pensiero in grado di aprire a risultati sorprendenti e inaspettati. Di Nicola Busca
Nel secondo dei saggi sull’Attualità della filosofia, Adorno, criticando la fenomenologia di Scheler e Heidegger propone, al contempo, un’originalissima definizione di Natura. Di Nicola Busca
All’indomani del crollo delle filosofie idealiste e totalizzanti, Adorno, nei suoi scritti giovanili, si chiede quale possa ancora essere il ruolo della filosofia nell’età contemporanea. Di Nicola Busca
La nuova edizione critica del saggio benjaminiano del 1936, commentato capitolo per capitolo dallo scrittore di Novecento Alessandro Baricco, è un perfetto esempio del proliferante successo di una figura postmodernissima ma nient’affatto nuova, quella del “critico come spettatore”.