Pina Bausch, la coreografa e danzatrice cui si deve uno stile recitativo non solo nuovo ma profondamente radicato nel presente, è morta qualche mese fa. Come suo ricordo vengono qui proposti alcuni brani di un incontro-conferenza che tenne a Torino nei prima anni novanta.
A cura di Gigi Livio
Il metodo di lavoro di Pina Bausch, probabilmente la più grande coreografa e danzatrice del secondo
novecento, morta di recente, è qui ricordata riportando brani di un incontro-conferenza che tenne a Torino
nei primi anni novanta. Sono stati scelti i passi più significativi in cui la Bausch parla del proprio metodo
di lavoro. A questi ne è stato aggiunto uno, ironico e severo al tempo stesso, in cui dice dei suoi esordi a
Wuppertal.
Mese: Settembre 2009
L’immedesimazione e lo straniamento. Conseguenze nello “spettacolo” politico
Certi politici (e cioè quasi tutti), come certi attori naturalistici (e cioè quasi tutti) perseguono
in ogni modo il tentativo di far immedesimare gli elettori e gli spettatori in se stessi in modo da evitare che questi possano sviluppare il loro senso critico. Di Valérie Bubbio
Mai come oggi, in piena dittatura democratico-mediatica, è importante ristudiare le posizioni di Bertolt Brecht sull’immedesimazione e lo straniamento. È proprio la prima che ci dà ragione di un consenso politico altrimenti difficile da spiegare. Rimeditare quanto scrisse al proposito il drammaturgo e teorico tedesco può servire a indicare una via possibile, anche se difficilmente perseguibile, per uscire dall’impasse. |