Lo scontro ‘concordato’ tra Santoro e Berlusconi permette di impostare un ragionamento sulle capacità -il nemico non va mai sottovalutato- di quest’ultimo sia dal punto di vista della comprensione del momento storico-culturale che stiamo vivendo sia da quello della politica spettacolo. Di Letizia Gatti e Gigi Livio
Categoria: Televisione
Olimpiadi e cultura di massa
Le olimpiadi di Londra di quest’anno offrono molteplici spunti di riflessione. Non avendo lo spazio e il tempo necessario per comprenderli tutti in un discorso generale ci occuperemo di due problemi relativamente piccoli, due nodi della cerimonia di apertura che possono gettare una luce anche su alcune questioni generali. Di Enrico A. Pili
Il filo del rasoio di Bruno Ganz
Bruno Ganz, grande attore dialettico, riesce a recitare la parte di un Hitler alla fine della propria vita rendendo con grande efficacia la contemporanea esistenza nel personaggio di una radice profondamente disumana e di un estremo residuo di umanità. Di Gigi Livio
ΔxΔp ≥ ħ/2
Un teatrante che dallo schermo televisivo parla, tra le altre cose, di meccanica quantistica ci costringe a interrogarci sulle conseguenze della separazione tra cultura umanistica e scientifica.
Di Claudio Deiro
Marco Paolini nel corso del suo spettacolo Miserabili. Io e Margareth Thatcher in onda su LA7, ha interrogato il pubblico sul Principio di indeterminazione di Heisenberg (che ha più formulazioni, tra cui quella che costituisce il titolo dell’articolo) e sui principi della termodinamica. Nonostante si tratti di nozioni basilari, la grande maggioranza del pubblico sembrava ignorarle completamente. |
Luttazzi, la satira e Ferrara.
Il recente licenziamento di Daniele Luttazzi dalla 7 è stato commentato da Giuliano Ferrara con una lettera a “la Repubblica”. Questo breve scritto intende confutare gli argomenti contenuti in quella lettera. Di Gigi Livio
Giuliano Ferrara commenta, con una lettera pubblicata su “la Repubblica”, il licenziamento di
Daniele Luttazzi dalla 7 e la sospensione del suo programma Decameron. In due colonne di giornale
svolge un ragionamento assai semplice: nella democrazia capitalistica la libertà di parola non
esiste o esiste solo fino a un certo punto. Dire che tutto ciò è discutibile è dire poco: si tratta di un autentico
attacco alla libertà di satira così come è praticata da un attore comico che sa usare un tipo particolare
di comicità ‘fredda’ in modo estremamente interessante.
Luttazzi
La chiesa è in Italia fuori di discussione: chi la attacca lo fa a proprio rischio e pericolo; e Luttazzi è stato licenziato per evitare che andasse in onda una puntata del suo Decameron sulla Spe salvi, l’ultima enciclica papale. L’Asino vola
C.S.I.: un esempio del ritorno dell’“orroroso” nella nostra società.
Il telefilm statunitense C.S.I., con i suoi due spin-off, costituisce un spia molto evidente del riemergere di una tematica che, a partire dal Barocco, si è ciclicamente ripresentata – nel Seicento a livello artistico, e nell’ambito dell’intrattenimento televisivo oggi-: l’“orroroso”. Un tema che, abilmente adoperato dal potere, diviene ora uno strumento politico estremamente sottile e insidioso. Di Chiara Delmastro
Negli ultimi anni si è potuto assistere a un ampio riemergere della tematica dell’“orroroso” – in televisione, con fiction e programmi sul genere, al cinema e in letteratura – sostenuto da un cospicuo successo di pubblico; si tratta di un motivo che, pur se con sostanziali differenze, riaffiora periodicamente a partire dal Barocco sino a giungere a oggi, con telefilm sul modello dello statunitense C.S.I. |
Cochi e Renato
Uno spettacolo interessante e in controtendenza rispetto al solito clima televisivo. Cochi e Renato tornano con la loro comicità leggera e graffiante al tempo stesso. Di Gigi Livio
Cochi e Renato, riunitisi dopo una lunga separazione, tornano in televisione proponendo uno spettacolo di varietà tutto loro. Stiamo lavorando per noi si basa su una comicità solo apparentemente leggera ma che, al contrario, tocca temi profondi e, soprattutto, si contrappone a tanta comicità televisiva estremamente greve e piena di banalità. E’ anche questo un sintomo del ritorno del moderno, nella sue varie forme, che questa rivista cerca di indagare e mettere in luce con la chiara coscienza di star conducendo una battaglia che è certamente estetica ma che conosce anche ben precisi risvolti etici.
“Il caso” del Caso Scafroglia.
A distanza di quattro anni dall’ultimo, surreale quanto interessante esperimento televisivo del più brillante fra i fratelli Guzzanti, BUR ripropone il meglio della trasmissione Il caso Scafroglia, andata in onda per due mesi soltanto nell’autunno del 2002, pubblicando, unitamente a un libro che raccoglie gran parte dei testi del programma, due dvd che sintetizzano in 240 minuti i momenti salienti di un programma senza paragoni nel panorama televisivo attuale.
Di Chiara Delmastro
Luttazzi di nuovo a teatro: bollito misto con mostarda
Ovvero: “L’intrattenimento dà al pubblico ciò che vuole, l’arte dà al pubblico ciò che ancora non sa di volere” (D. Luttazzi). Di Gaia Russo Frattasi
Il nuovo spettacolo di Luttazzi in tournée italiana, ricetta agrodolce che coniuga le sue ottime doti attoriche ad un’ironia fulminante e dolorosa; una corsa a perdifiato nella “Casa degli Orrori” nazionali ed internazionali durante la quale, con la risata come unica consolazione, il comico non risparmia niente e nessuno, meno che mai se stesso.