Cinque difficoltà per chi scrive la verità secondo Bertolt Brecht

Riproponiamo alcuni brani di un prezioso scritto di Brecht del 1935, Cinque difficoltà per chi scrive la verità. Di Armando Petrini
Bertolt Brecht è uno dei pensatori più importanti del Novecento e uno dei più significativi della modernità. Si capisce perciò l’attenzione che questa rivista ha dedicato e continua a dedicare alla sua opera. Riproponiamo qui alcune pagine di un suo scritto di straordinaria attualità, in cui l’esercizio dialettico si presenta come il cuore pulsante di un modo ricco e complesso di guardare alla realtà.

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Cochi e Renato

Uno spettacolo interessante e in controtendenza rispetto al solito clima televisivo. Cochi e Renato tornano con la loro comicità leggera e graffiante al tempo stesso. Di Gigi Livio
Cochi e Renato, riunitisi dopo una lunga separazione, tornano in televisione proponendo uno spettacolo di varietà tutto loro. Stiamo lavorando per noi si basa su una comicità solo apparentemente leggera ma che, al contrario, tocca temi profondi e, soprattutto, si contrappone a tanta comicità televisiva estremamente greve e piena di banalità. E’ anche questo un sintomo del ritorno del moderno, nella sue varie forme, che questa rivista cerca di indagare e mettere in luce con la chiara coscienza di star conducendo una battaglia che è certamente estetica ma che conosce anche ben precisi risvolti etici.

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La fotografia mostra un gesto tipico della coppia di attori. E’ un movimento della gamba stilizzato ed essenziale che intende parodiare i vari movimenti smodati dei comici e degli attori di varietà in genere, che usano il corpo in modo scomposto ed eccessivo. Questo modo di atteggiarsi, giustamente famoso, mostra in modo chiaro la poetica recitativa di Cochi e Renato che, attraverso la leggerezza, giungono a contrapporsi in modo netto e a contraddire tutto un mondo dello spettacolo.

Anche questa seconda fotografia mette in luce con una certa chiarezza un altro elemento della comicità particolare dei due attori. Renato, in piedi, detta qualcosa allo scolaro Cochi, con fare molto convinto, prendendosi decisamene sul serio. Altrettanto concentrato è Cochi, anche lui seriosissimo. Anche questa risulta una parodia di chi non sa esercitare il pensiero critico che, ovviamente, comprende l’autocritica come momento primario e fondante.