Il centenario della pubblicazione del Manifesto di fondazione del futurismo (20 febbraio 1909) ha offerto lo spunto a una serie di celebrazioni. Sembra necessario, in questa occasione, iniziare a porre alcuni punti di discussione sul problema. Di Gigi Livio Il centenario del futurismo viene celebrato in vari luoghi con articoli e mostre. Ma quale può essere oggi l’interesse per quel movimento che vada al di là dell’uso che ne fa l’industria culturale? Il futurismo italiano risulta ancora un problema da approfondire al di là delle varie mode dei vari momenti storici. L’occasione è dunque opportuna per poter porre alcuni interrogativi su quel movimento e sul problema dell’avanguardia, oggi assai vivo proprio perché volutamene accantonato dal pensiero postmoderno. |
Mese: Marzo 2009
W: un soufflé di storia e politica, condito da molta psicologia e servito in salsa statunitense, per far lievitare “un’ esistenza sottostimata”.
Il recente film biografico di Oliver Stone, incentrato sulla figura del presidente Bush, fornisce degli interessanti spunti di riflessione sulla tenenza delle pellicole biografiche a percorrere una strada non realistica che, in quanto tale, serve ben poco a mettere in luce un’ideologia di contraddizione.Di Chiara Delmastro
Allo scadere del secondo mandato di George Walker Bush, il regista Oliver Stone ha girato una pellicola dedicata all’ex presidente degli Stati Uniti, che vorrebbe porsi come una dura critica alla sua amministrazione – con particolare riferimento alla guerra in Iraq – e un’esplicita attribuzione di responsabilità della disastrosa situazione attuale; ma il lavoro – e in particolare la figura del protagonista – non esce dai banali confini di una superficiale e moralistica accusa, condita con abbondante e scontato psicologismo. Un esempio eccellente per mostrare il profondo divario esistente fra la semplice e inutile caricatura e la parodia corrosiva e crudele, la sola che possa operare una critica autentica e profonda del potere. |