In questa seconda puntata dell’articolo sulla supposta decadenza dei Dams (supposta dal punto interrogativo, come è evidente) l’autore affronta, se pur brevemente, il problema della decadenza della cultura nel mondo contemporaneo in generale e nell’Università in specie. Di Gigi Livio
Autore: Redazione
Hegel Sistematico? Ma neanche per sogno!
Autonegazione ed antitesi del sistema hegeliano dal suo interno: la Fenomenologia dello Spirito, opera inquieta e rivoluzionaria. Di Nicola Busca
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Decadenza del Dams?
Oggi si discute del valore dell’insegnamento universitario in genere e di quello impartito da alcuni corsi di laurea in specie. Mettendo a frutto un’esperienza diretta, l’autore inizia qui a discutere del valore e dell’importanza del Dams. L’articolo proseguirà nel prossimo numero della rivista. Di Gigi Livio
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Come il più diffuso dei mezzi di comunicazione di massa sta evolvendo affinché tutto cambi in modo che nulla cambi. Di Claudio Deiro
Elisabetta II. Non è una commedia. È anche una tragedia. La spietata “arte del perturbamento” in una delle opere più caustiche dell’ultimo Bernhard.
Appunti brevi su uno dei testi più tipicamente “bernhardiani” dell’autore austriaco e sulla prima rappresentazione italiana di Elisabetta II per la magistrale interpretazione di Roberto Herlitzka e la regia senza sbavature di Teresa Pedroni. Di Letizia Gatti
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Sono stato dio in Bosnia – Vita di un Mercenario di Erion Kadilli
L’ultimo documentario di Erion Kadilli dimostra ancora una volta l’importanza dello stile all’interno di una categoria audiovisiva (il documentario appunto) le cui scelte formali sono spesso sottovalutate. Di Enrico A. Pili
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Il filo del rasoio di Bruno Ganz
Bruno Ganz, grande attore dialettico, riesce a recitare la parte di un Hitler alla fine della propria vita rendendo con grande efficacia la contemporanea esistenza nel personaggio di una radice profondamente disumana e di un estremo residuo di umanità. Di Gigi Livio
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Sans. Assenza.
Lo spettacolo presentato a Helsinki da La Compagnie du Solitarie e dalla coreografa Martine Pisani restituisce una ventata d’aria fresca alla condizione stagnante della danza e del teatro contemporaneo riportando valore etico ed estetico all’essenzialità dell’opera d’arte spogliata finalmente da inutili vezzi e merletti. Di Valérie Bubbio
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Topoi e banalità
Il cigno nero, diretto da Darren Aronofsky, è un collage di banalità e banalizzazioni, ultimo aggiornamento della tecnica hollywoodiana di produzione del consenso. Di Angela Bresci
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Vita spensierata o ricerca profonda della Verità? Il dubbio di ogni filosofo nelle pagine di David Hume
C’è un naturale bivio a cui ogni filosofo giunge prima o poi. Da una parte sta il sentiero che porta alla Verità, ovvero il duro e faticoso cammino della scienza, della riflessione e della ricerca. Dall’altra si apre invece quello del senso comune, del divertimento e della spensieratezza, facile cammino che dà sollievo e poche preoccupazioni. Hume giunge a questo crocevia, per certi versi inaspettatamente, nelle pagine conclusive del primo libro del Trattato sulla Natura Umana, quello sull’Intelletto. Di Nicola Busca
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