Sans. Assenza.

Lo spettacolo presentato a Helsinki da La Compagnie du Solitarie e dalla coreografa Martine Pisani restituisce una ventata d’aria fresca alla condizione stagnante della danza e del teatro contemporaneo riportando valore etico ed estetico all’essenzialità dell’opera d’arte spogliata finalmente da inutili vezzi e merletti. Di Valérie Bubbio

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L’equilibrio instabile che genera il movimento e al contempo lo distrugge è percepibile in Sanscome una costante. Una assidua contrapposizione tra elementi che si annullano reciprocamente anima il corpo dei danzatori-attori continuamente sospesi tra poli opposti. La forza può legarsi nei loro gesti a una fragilità disarmante, la permanenza a una perentoria precarietà lasciando lo spettacolo nella dimensione dell’incompiuto e della transitorietà.

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