Lettera aperta a un critico teatrale.

La sera dell’8 marzo, all’Espace di Torino, Unoetrino presenta il suo nuovo lavoro dal titolo SaloméèmolaS. Il critico teatrale delle pagine torinesi della “Repubblica” Alfonso Cipolla stende una breve recensione che ci offre lo spunto per una “lettera aperta” in cui si affrontano alcuni temi che a noi paiono fondamentali della critica di un certo tipo di teatro. Di Gigi Livio

Prendendo spunto dalla critica, pubblicata sulle pagine torinesi di “Repubblica”, a proposito dell’ultimo lavoro di Unoetrino, SaloméèmolaS, pubblichiamo qui una “lettera aperta” al critico Alfonso Cipolla. 

In questa lettera vengono affrontati alcuni temi che a noi paiono fondamentali per leggere l’arte nella nostra epoca: un’epoca in cui l’intrattenimento, soprattutto nel mondo dello spettacolo, è divenuto dominante e in cui la stessa parola “arte” non ha più un significato preciso. 

In questa lettera aperta si cerca, al contrario, di restituire a tale termine il suo giusto spessore e il suo significato di contrapposizione non solo all’intrattenimento ma a tutto un mondo che di quello vive e quello pretende.

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SaloméèmolaS (2007)

SaloméèmolaS (2007)

Sogno (2005)

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