L’eredità del postmoderno secondo Luperini

La fine del postmoderno di Romano Luperini raccoglie alcuni suoi saggi legati tra loro dalla riflessione sulla crisi culturale e sociale in atto, sulla latitanza degli intellettuali e sulla necessità di riaffermare un pensiero critico “forte” Di Silvia Iracà
Nei contributi raccolti nella Fine del postmoderno Luperini esprime con lucidità, in uno stile sobrio e lineare, la sua visione della contemporaneità fornendo non solo elementi di interpretazione della crisi culturale sociale politica e economica in atto, ma suggerimenti per un ripensamento dell’etica nella direzione di una sua effettiva rifondazione.

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Romano Luperini, La fine del postmoderno, Napoli, Guida, 2005, pp. 129

Romano Luperini (1940) è ordinario di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea dal 1980 e insegna attualmente Letteratura italiana presso l’Università degli studi di Siena. È anche professore aggiunto all’University of Toronto, Canada. Dirige le riviste di teoria e di critica della letteratura “Allegoria” e “Moderna”. Tra le sue pubblicazioni recenti: Breviario di critica (2002); PirandelloStoria di MontaleVerga modernoL’autocoscienza del moderno (2005).

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