Scritti molesti sullo spettacolo e la cultura nel tempo dell’emergenza
“Ricordo di Memo Benassi”
A cinquant’anni dalla morte di Memo Benassi, Leonardo Bragaglia pubblica il libro Memo Benassi. Un grande attore diverso ricordando, attraverso cronache e testimonianze, l’eccezionale statura artistica dell’attore. Di Silvia Iracà Il riconoscimento dell’effettivo valore dell’arte recitativa di Benassi e la sua memoria hanno subìto lo stesso processo di rimozione che il pensiero dominante riserva a quei fenomeni storici, culturali e artistici la cui complessità rischia di mettere in discussione l’immagine ‘pacificata’ della realtà.
Questo non impedisce, tuttavia, di perseguire la verità e di cercarla tra le pieghe, nei dettagli, per le strade secondarie. Oltre uno ‘spiraglio’ del genere si colloca il libro, pubblicato quest’anno, di Leonardo Bragaglia Memo Benassi. Un grande attore diverso (Paolo Emilio Persiani Editore, Bologna, pp. 110), il quale dedica a Benassi pagine di cronache e testimonianze che ne attestano l’arte eccezionale, tanto grande perché seppe nella ‘diversità’, e cioè nella sua radicale modernità, incidere profondamente sulla storia del nostro teatro.