Scritti molesti sullo spettacolo e la cultura nel tempo dell’emergenza
Nel cinquantenario della morte di Brecht. Alcune riflessioni sullo “straniamento”
Lo stranimento è un procedimento attraverso cui l’arte riflette su se stessa e sul mondo. Utilizzato fin dai tempi antichi, è stato teorizzato da Bertolt Brecht per ciò che riguarda la recitazione a partire dal 1936. Di Gigi Livio Brecht è uno degli scrittori cardine del novecento. La sua opera poetica, la drammatica e la saggistica sono cadute oggi in una specie di oblio cui contribuiscono certamente le sue posizioni politiche. Come sempre di questi tempi, ci troviamo di fronte a un fatto che coniuga rifiuto ideologico con superficialità. Riprendere l’insegnamento di Brecht oggi vuole anche dire -oltre a portare avanti una lotta più precisa contro l’estetica, imperante nella recitazione, in teatro nel cinema e alla televisione, dell’immedesimazione naturalistica- ritornare, in un momento di crisi del postmoderno, a abbeverarsi alle fonti più fertili della modernità.