Il “fiammeggiante” Modena e la sua utopia teatrale

Una pagina del nostro più grande attore dell’Ottocento, Gustavo Modena, tratta dal breve scritto del 1836 Il teatro educatore. Di Armando Petrini

Modena fu un attore straordinario, il più grande dell’Ottocento, e forse non solo dell’Ottocento. Attore dallo stile estremamente raffinato, si impose come “teatrante” a tutto tondo, e cioè come artefice di un visione complessiva del teatro.

Egli impostò la sua “riforma” sui due cardini del realismo grottesco e del teatro educatore. Elaborò anche
una interessantissima forma di proto-regia d’attore. Ma la sua utopia, come accade per tutte le grandi utopie
della modernità, fallisce, perché il “teatro-bottega”, come lui stesso lo definisce, ha la meglio sui progetti di cambiamento radicale.

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