Scritti molesti sullo spettacolo e la cultura nel tempo dell’emergenza
Due pagine di Picasso
L’artista spagnolo nei suoi scritti dice di sé: “Io sono un comunista e la mia pittura è comunista. […] Se però fossi stato calzolaio, monarchico o comunista, non avrei necessariamente dovuto martellare i chiodi in modo speciale per dimostrare le mie tendenze politiche” Di Maria Pia Petrini L’artista che ha rivoluzionato l’arte del suo tempo, stravolgendone radicalmente il linguaggio con l’arma della pittura è stato anche un rivoluzionario in lotta contro l’esistente. Ma in anni di ‘oppressione terribile’ l’arte non è stata più sufficiente, e come ‘conseguenza logica’ di tutto il suo lavoro e la sua vita ha aderito al Partito Comunista francese.