Scritti molesti sullo spettacolo e la cultura nel tempo dell’emergenza
Comicità fascistoide. I tempi duri della “satira che non c’è”
“La satira che non c’è”, secondo la definizione di Luttazzi, ci spinge a ragionare sul carattere fascistoide e falsamente grottesco che l’attuale comicità sta progressivamente assumendo. Di Valérie Bubbio L’intrattenimento dilagante propone sempre più spesso contenuti fascistoidi esortando alla fuga nel disumano e all’agghiacciante annullamento del pensiero critico. L’articolo di Daniele Luttazzi pubblicato sul Manifesto non può non spingerci a considerare anche sotto questo aspetto i nostri tempi in cui “il dileggio della vittima è diventato il linguaggio corrente”.