Un altro sguardo su Welles in Italia

Il libro di Alberto Anile, pubblicato da Il Castoro, ricostruisce il rapporto intenso e travagliato tra l’Italia e Orson Welles. Attraverso documenti, testimonianze e recensioni dell’epoca, il libro offre uno spaccato denso e pungente di un periodo poco noto della carriera dell’artista americano. Di Mariapaola Pierini
Tra il 1947 e il 1953 Welles visse, ma soprattutto lavorò, in Italia e il libro di Alberto Anile ricostruisce, passo a passo, il tormentato rapporto tra Welles e il nostro paese. Si tratta di una fase cruciale, di svolta, in cui Welles abbandona gli Stati Uniti, elegge l’Italia a sua patria adottiva senza però riuscire a sintonizzarsi fino in fondo con il clima culturale e il panorama cinematografico. Sono anni di lavoro intenso e travagliato, in cui si intrecciano cinema, politica, mondanità, amori, affannose ricerche di denaro, battaglie con produttori, feroci polemiche e incomprensioni con i critici. Welles in Italia contribuisce a illuminare, a rendere più nitido e intelligibile un passaggio importante di una carriera artistica nomade e piena di traversie.

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