Scritti molesti sullo spettacolo e la cultura nel tempo dell’emergenza
OperaarepO di Uno e Trino: un affondo, attraverso la finzione, nel cuore della realtà.
Uno spettacolo violento, un grido che può risvegliare le coscienze: la compagnia torinese, solo per collocazione abitativa, continua il suo inesorabile lavoro di contraddizione. Di Giuliana Pititu
OperaarepO, l’ultimo spettacolo di Uno e Trino, mette in luce, con notevole senso dell’arte, la tragedia che ogni giorno si sviluppa e cresce nel nostro paese, e non solo. Si tratta di un disperante tentativo di recupero del tragico in uno mondo in cui il tragico non esiste più perché sostituito completamente dal farsesco e dalla falsità, una litania funebre ammaliante e tagliente che non lascia scampo.