Un articolo dell’“Espresso” sulla “scuola del futuro”, e cioè quella in cui secondo l’autore dello scritto verranno usati gli strumenti digitali, offre lo spunto per un abbozzo (non di più ché se no ci vorrebbe un libro) di ragionamento sul problema oggi più impellente che mai di cercare di capire cosa si intenda per “rivoluzionare la didattica”. Di Gigi Livio