Leo De Beradinis e Perla Peragallo: teatro come jam session

In occasione della recente scomparsa di Leo De Berardinis, ripubblichiamo una parte del saggio di Donatella Orecchia, Gli anni sessanta e settanta e la regia della crisi. Gli esempi di Quartucci e Tatò, Bene, De Berardinis e Peragallo. Di Donatella Orecchia

I percorsi artistici di Carmelo Bene, di Carlo Quartucci e Carla Tatò, di Leo De Berardinis e Perla Peragallo
sono tre esempi di una ricerca che, lontana dall’assecondare un linguaggio della scena e della regia
allora egemoni, mise al proprio centro l’antagonismo, la proposta paradossale di un’alternativa radicale
rispetto alla società e al linguaggio artistico contemporaneo.

La storia di Leo De Berardinis è anche la storia di questo confronto con l’idea e la pratica della regia,
intesa sia come inevitabile terreno di confronto e riflessione con la scena contemporanea, sia come luogo
di ‘sperimentazione’ artistica d’attore nel suo rapporto con l’intero complesso spettacolare.

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Leo De Berardinis e Perla Peragallo, Sudd (1974)

Leo De Berardinis, ’O Zappatore (1972)

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