Il buio dell’arte. A proposito della 54° Biennale di Venezia

Breve riflessione sulla 54° Biennale di Venezia e sulle difficoltà che lo spettatore affronta quando si trova a confronto con l’arte contemporanea e di “puro concetto”. Di Ariela Stingi

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Scorcio dell’installazione, nel padiglione brasiliano, allestito da Artur Barrio. Uno dei punti fondamentali dell’opera di Barrio sono le installazioni atte a interagire e coinvolgere il pubblico. Si fatica, in questo specifico caso, a comprendere quale messaggio l’artista stia mandando ad un possibile osservatore.

Installazione intitolata “Pieta: self-death”, dell’artista Lee Yongbaek. La scultura ripropone l’immagine della Madonna che sorregge il figlio morto, usando due figure: una il calco dell’altra. L’artista si affida ai nuovi media per la ricerca dei suoi lavori e cerca una commistione tra contenuti socio-politici e il pensiero buddista.

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