Lo scontro ‘concordato’ tra Santoro e Berlusconi permette di impostare un ragionamento sulle capacità -il nemico non va mai sottovalutato- di quest’ultimo sia dal punto di vista della comprensione del momento storico-culturale che stiamo vivendo sia da quello della politica spettacolo. Di Letizia Gatti e Gigi Livio

B: «Santoro, siamo da lei o da Zelig?»
S: «Lei è molto più Zelig di me…»
Mentre i maggiori quotidiani di sinistra hanno criticato, a ragione, l’operazione massmediatica di Santoro, il chiacchiericcio del giorno dopo (in radio, sul web, in tv) ha sollevato inconsapevolmente una questione centrale del discorso politico postmoderno: la commistione tra divertimento e informazione. È ciò che oggi chiamiamo infotainment, e che è prima di tutto enterteinment e soltanto dopo, con effetti nefasti per quest’ultima, information(sempre che, naturalmente, si pretenda dall’informazione, come è giusto ma mai scontato che sia, anche la critica ai costumi presenti).
