C’è un naturale bivio a cui ogni filosofo giunge prima o poi. Da una parte sta il sentiero che porta alla Verità, ovvero il duro e faticoso cammino della scienza, della riflessione e della ricerca. Dall’altra si apre invece quello del senso comune, del divertimento e della spensieratezza, facile cammino che dà sollievo e poche preoccupazioni. Hume giunge a questo crocevia, per certi versi inaspettatamente, nelle pagine conclusive del primo libro del Trattato sulla Natura Umana, quello sull’Intelletto. Di Nicola Busca
