L’ultimo spettacolo di Remondi e Caporossi sembrerebbe, secondo la nostra visione critica, proporsi come un atto di resistenza di fronte alla resa di tanta parte dell’ex-avanguardia al mercato. Di Gigi Livio
L’ultimo spettacolo di Remondi e Caporossi, Dolore perfetto, offre il destro a una serie di considerazioni. Infatti uno spettacolo non è mai soltanto uno spettacolo. La questione, oggi assai meno sentita di quanto avveniva negli anni sessanta e settanta, del teatro e in genere dell’arte di contraddizione sembra qui trovare una sua soluzione alla luce di constatazioni che riguardano la straordinaria forma in cui si struttura il testo spettacolare.
L’ultimo film diretto e interpretato da Clint Eastwood si inserisce senza problemi nelle file delle pellicole di immediato e facile consumo. Presenta però, nella recitazione del protagonista e nel trattamento del problema del popolo Hmong, prospettive interessanti che aprono degli spiragli per alcune riflessioni critiche. Di Enrico Pili