L’Asino vola propone una lettera della grande teorica marxista in cui sono svelate le insidie del nazionalismo ed è affermato il carattere imprescindibile e fondante dell’internazionalismo nella pratica rivoluzionaria socialista. Di Chiara Delmastro
In un momento storico che vede riaccendersi, da più parti, fervori di stampo nazionalistico, proponiamo una lettera scritta per compagni inglesi nel dicembre del 1914 da una delle menti più brillanti della scuola marxista, la fondatrice della Lega di Spartaco Rosa Luxemburg; la missiva, oltre ad incitare alla prosecuzione della lotta di classe nonostante il fallimento della seconda internazionale, è un duro atto di condanna verso i conflitti imperialistici – era appena scoppiata la prima guerra mondiale –, e un’ode appassionata al sentimento di fratellanza universale che dovrebbe accomunare i lavoratori di tutto il mondo. |

e quindi in Germania, dove fu allieva di Karl Kautsky. La Luxemburg, insieme a Karl Liebknecht, si staccò dal partito socialdemocratico tedesco dopo che questo si schierò ufficialmente a favore della prima guerra mondiale, per fondare il partito comunista tedesco, la Lega di Spartaco. Entrambi furono assassinati per ordine dei socialdemocratici il 15 gennaio 1919. Rosa Luxemburg è stata da più parti riconosciuta come una della menti scientifiche più brillanti della scuola marxista; ma ella fu in primo luogo, come il fondatore del comunismo, soprattutto una vera rivoluzionaria.